SOSTEGNO PSICOLOGICO
ALLA FAMIGLIA CHE ASSITE UN ANZIANO

Il verbo inglese to care può essere tradotto in italiano come “prendersi cura di qualcuno”; un concetto che indica la preoccupazione, l’accudimento e anche la dimostrazione di affetto e protezione. Si indica, quindi, non solo un’assistenza sanitaria, ma anche e soprattutto la componente affettiva dell’impegno per il benessere di un’altra persona.

Come cambia la vita della famiglia che si prende cura di un familiare anziano non autosufficiente?
In alcune circostanze l’accudimento si trasforma in un carico assistenziale straordinario e non ugualmente distribuito. La comparsa di una malattia cronica costituisce un chiaro esempio di situazione in cui è molto presente il carico assistenziale sulla famiglia.

La presenza di un familiare affetto da grave malattia cronica provoca spesso pesanti ripercussioni sulle dinamiche familiari:

  • Modificazione della routine familiare (ritmi, gestione della vita quotidiana, necessità di sostenere, sostituire, assistere, controllare).
  • Modificazione della qualità delle relazioni familiari e sociali: la famiglia può chiudersi, possono emergere invidie e critiche.
  • Insorge una riduzione del tempo libero e dei tempi di riposo.
  • Emergono difficoltà sul piano lavorativo, finanziario e di carriera.
  • I figli di colui che si occupa del malato possono sentirsi trascurati o essere coinvolti nell’assistenza.
  • Possono emergere forti conflitti con gli altri parenti meno coinvolti nell’attività assistenziale.
  • Sono evidente le conseguenze dello stress dell’assistenza a livello psicologico, psicopatologico, ma anche fisico: ansia, depressione, irritabilità, senso di impotenza, assenza di speranza, insonnia, cefalea etc.

Chiaramente non è possibile generalizzare le considerazioni sullo stress conseguente all’assistenza, ma questa complessa situazione crea però, nella maggior parte dei casi, un elevato carico emotivo.

In cosa consiste il sostegno psicologico alla famiglia o alla persona che si occupa di un familiare anziano?
Il ruolo dello psicologo nell’intervento con la famiglia del malato consisterà nel fornire le coordinate necessarie per affrontare con la maggiore serenità possibile lo sviluppo della malattia, garantendo una corretta assistenza alla famiglia, basata sull’informazione e sulla formazione, sul sostegno e sulla condivisione. In questo modo si potrà alleviare il peso che ogni familiare si porta per lungo tempo sulle spalle.

Potrà essere messo in atto anche un intervento di sostegno psicologico per la persona che si occupa per la maggior parte del tempo e principalmente del malato offrendole un momento di ascolto assolutamente riservato e non giudicante.

Nello specifico l’intervento sarà finalizzato soprattutto a far acquisire maggiori abilità per fronteggiare in modo più funzionale la gestione dell’assistenza e le reazioni all’assunzione del ruolo di accudimento.

Inoltre, si cercherà di indagare la presenza di conflitti non risolti rispetto alla relazione con il malato e ad analizzare gli aspetti che possono condizionare i vissuti e le reazioni di stress nell’accudimento.

“Una famiglia che ha presso di sé un anziano ha presso di sé il più bello degli ornamenti e il più prezioso dei tesori.”

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